Festa di Natale “in giardino”
La neve che è venuta in città non ha impedito di fare festa, nei locali del Buon Pastore, con i bambini del doposcuola e le loro famiglie lunedì 17 dicembre.
Il Natale alle porte è stata un’occasione per invitare i genitori a ritrovarsi insieme, con volontari e bambini del doposcuola “il giardino”, per condividere una merenda speciale.
Alcune mamme hanno preparato piatti tipici del loro paese d’origine e così odori e sapori di varie parti del mondo hanno invaso il salone dell’oratorio: il makrrut dall’Algeria, polpette speciali dal Burkina Faso, il pacadi dall’India, riso e pollo dal Pakistan, torte al cioccolato dal Ghana, e ovviamente non poteva mancare un’ottima pastiera napoletana accompagnata dagli struffoli in rappresentanza dell’Italia.
La partecipazione della famiglie e il loro coinvolgimento sono stati un successo. Il primo obiettivo del doposcuola è quello di creare incontri e legami e, nonostante le evidenti differenze tra le persone presenti, poter passare qualche ora piacevole insieme ha fatto sì che le storie si intrecciassero e che le parole diventassero dialogo.
Nel clima che si respira nel nostro presente questo doposcuola è un segno visibile che le diversità possono coabitare, confrontarsi, collaborare e che ognuno, nel suo piccolo, diventa indispensabile per il bene del gruppo.
Per coronare il pomeriggio i bambini si sono esibiti cantando e suonando due canzoni che avevano imparato in un piccolo laboratorio musicale le volte precedenti. Anche le parole delle canzoni sono state un invito a “stringere la mano del vicino per affrontare meglio il proprio cammino”. I piccoli protagonisti della festa sono stati fieri della propria performance, considerando anche che la maggior parte di loro ha difficoltà scolastiche e non è abituata a “farsi applaudire”.
Speriamo che l’entusiasmo e il clima della festa diano la carica giusta per riprendere a gennaio con le attività del doposcuola. Le richieste sono tante e le risorse molto meno, ma vale di certo la pena continuare ad investire su questo progetto per poter costruire comunità attive e propositive per il futuro.
Elena Malvezzi
CEIS RE
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