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L’Exstasy è un composto sintetico, generalmente spacciato in pasticche colorate o capsule, molto più raramente in polvere.La sostanza principale in essa contenuta è l’MDMA (Exstasy, X, E, XTC, Adam, Ice; Speed, Eve, the drug).In alcune pasticche sequestrate (pasta, chicca) non sono state trovate tracce di questi composti, ma LSD, ketamina, anfetamina, mentre in altre non è stato rilevato alcun tipo di droga.
In realtà calarsi una pasticca è un salto nel buio, non si sa quello che si prende. L’MDMA (la sostanza principale della pasticca) veniva utilizzata negli anni ’60, in situazioni terapeutiche protette, come coadiuvante nella psicoterapia di gruppo, perché produce percezioni di fiducia nell’altro, empatia e socializzazione. L’exstasy che si trova sul mercato, tuttavia, non è mai MDMA puro ma è sempre mescolato, in combinazioni diverse, con altre sostanze.
Perche’ attrae
L’exstasy è spacciata in modo capillare durante le lunghe notti del week-end per sopportare lo stress della notte e favorire la disinibizione.
I composti a base di metilossianfetamine (MDMA, MDE, MDEA, MDA, MMDA) agiscono dopo 20/40 minuti raggiungendo il loro picco dopo 60/90 minuti.
Con l’assunzione sembrano sparire le barriere e le inibizioni.
La fase successiva di down presenta, al contrario, astenia, depressione e apatia, per qualcuno considerata altresì una ulteriore forma di piacere.
Danni diretti
- Bisogna distinguere i danni dell’exstasy da quelli specifici dell’MDMA e derivati, poichè la concentrazione dei componenti delle pasticche spacciate sotto il nome di exstasy è molto varia e i danni sono legati ai diversi contenuti delle pasticche.
- L’MDMA provoca un forte aumento della pressione sanguigna e può causare la morte in soggetti con scompensi cardiaci, renali o epatici.
- L’effetto della sostanza sul cervello ha a che fare con la serotonina (neurotrasmettitore cerebrale) e in laboratorio si sono rilevati danni nella produzione di questa sostanza.
Nella foto il confronto, attraverso la tomografia ad emissione di positroni, tra il cervello di un utilizzatore di exstasy (a destra) e una persona non consumatrice (a sinistra).
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- A dosaggi multipli si possono presentare tachicardie, capogiri, irrequietezza, svenimenti, crampi, a lungo andare possono comparire sintomi semi – permanenti come ansia, depressione, attacchi di panico, aggressività, difficoltà di concentrazione, paranoia allucinazioni.
- L’exstasy provoca un elevato aumento della temperatura corporea e della sudorazione. Per ridurre il rischio di morte per “colpo di calore” è importante bere acqua in grande quantità, anche se non si avverte la sensazione di sete.
Danni indiretti (causati dai “riti di assunzione”)
- L’associazione con particolari antidepressiviè un’altra causa di possibile morte.
- L’associazione con alcol e altre sostanze e il conseguente e improvviso down è spesso causa di incidenti stradali durante il ritorno a casa.
- L’exstasy facilita i rapporti umani e quindi anche quelli sessuali; aumentano i rischi di rapporti non protetti con sconosciuti.
Attenzione: Spesso tra gli habitué della notte da sballo, si usano indiscriminatamente acidi, exstasy e anfetamine che vengono indistintamente “sperimentate” o assunte regolarmente senza tener conto dei diversi effetti collaterali e rischi di assunzione.
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