Esistono numerosi metodi di prova per individuare l’uso di sostanze. In questa scheda riferiremo il più comune (il rilevamento nelle urine) che è oggetto di numerose domande e qualche accenno sul test del capello.
Nei documenti puoi trovare la procedura di controllo a cui sono soggetti alcuni lavoratori per stabilire se hanno assunto sostanze stupefacenti.
Elenchiamo le sostanze che si possono individuare nelle urine, i tempi indicati sono minimo e massimo:
ANFETAMINE | 2 – 4 giorni |
BARBITURICI | |
Short – acting (secobarbital) | 1 giorno |
Long – acting (phenobarbital) | 2 – 3 settimane |
BENZODIAZEPINE | 3 – 8 giorni(di più se abituale) |
CANNABINOIDI | 1 – 30 giorni |
COCAINA | 2 – 4 giorni |
LSD | 1 – 4 giorni |
METADONE | 3 – 5 giorni |
MDMA (principio attivo presente nell’exstasy) | 2-4 giorni* |
OPPIACEI (EROINA – MORFINA) | 1 – 5 giorni |
* L’exstasy può contenere MDMA in diverse percentuali e associazioni, per questo motivo il test può risultare poco affidabile.
L’alcool si ricerca invece normalmente nel sangue e per via inalatoria (test del palloncino) e, salvo intossicazione, rimane nell’organismo solo alcune ore.
Nelle urine si ricercano i “metaboliti” cioè le sostanze che vengono prodotte dal metabolismo delle sostanze. Ogni esame quindi può variare in base a diversi fattori poco definibili: metabolismo, tolleranza, frequenza di utilizzo, consumo di liquidi, quantità di sostanza assunta, percentuale di “purezza” della sostanza stessa nonchè il tempo di utilizzo. La tabella sopra va presa con la dovuta cautela e non è possibile risalire alla dose o al momento dell’assunzione con i dati ottenuti.
INTERPRETAZIONE DEL TEST
Esito del test | significato chimico | significato clinico |
POSITIVO | La sostanza è presente nel campione biologico | La sostanza è stata assunta, ma le modalità non sono conosciute |
NEGATIVO | La sostanza non è presente | La sostanza non è stata assunta:
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Ovviamente è necessario essere sicuri che il campione non sia stato alterato, scambiato, diluito…
Il campione si conserva in frigo per 3 giorni, oppure a temperatura di -20°C anche fino a 6 mesi.
Il test di ricerca delle sostanze stupefacenti si effettua in qualsiasi laboratorio pubblico e privato. Per i laboratori pubblici è necessaria l’impegnativa del medico di base, si paga il ticket che si aggira sui 3E a sostanza, mentre nei l aboratori privati si può accedere senza impegnativa (si può quindi evitare nome e cognome) pagando indicativamente 10E a sostanza ricercata.
TEST DEL CAPELLO
Con il test del capello si possono evidenziare tracce delle seguenti sostanze illegali ingerite FINO A 90 giorni prima: marijuana, cocaina (incluso crack), oppiacei (inclusa eroina, morfina e codeina), anfetamine e MDMA.
Questo test consiste nell’analizzare una ciocca di capelli, polverizzata e sciolta in solventi, attraverso la Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa. Con capelli o i peli lunghi 10 cm si può controllare il consumo di droga dei passati 10 mesi.
Il test si può efffettuare su un campione di capelli o di altri peli del corpo, il campione viene inviato al laboratorio e qui – dopo essere stato registrato, sminuzzato, pesato e reso omogeneo – viene diviso in due parti. Sulla prima parte viene eseguito un test con tecniche d’ immunodosaggio; se questo tipo di analisi produce un risultato sospetto, viene eseguito un nuovo test di conferma – sulla seconda porzione di capelli – con tecniche GC/MS o GC/MS/MS (gascromatografia con rilevazione di massa/spettrometria di massa).
Il test del capello, a differenza di quello delle urine, si effettua solo in alcuni centri specializzati ed è molto costoso.
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